Sannio, per il Calore nasce l’idea di un Contratto di Fiume tra i Comuni
Posted by redazione su 8 gennaio, 2014
Il Contratto di Fiume è la sottoscrizione di un accordo che permette di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale, sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione di un bacino fluviale” (definizione del 2° World Water Forum). I contratti di fiume costituiscono oggi:
– lo strumento di programmazione negoziata per la pianificazione e gestione dei territori fluviali in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche ed uso del suolo e del paesaggio;
– l’unica piattaforma decisionale innovativa, capace di far emergere nuove progettualità per uscire dalla cultura del rischio e dell’emergenza e per facilitare il passaggio dalla pura pianificazione alla pianificazione/programmazione ed attuazione.
– uno dei progetti territoriali che meglio si integra con la programmazione dei Fondi Comunitari 2014/2020 tese allo sviluppo delle”Are Interne”.
Il Fiume Calore Irpino e poi Beneventano ha gravi problemi di inquinamento e di sovrasfruttamento delle falde, ha ad esso connesse numerose attività agricole e di produzioni vegetali tipiche etc, quindi, l’introduzione della metodologia del Contratto di Fiume, proprio per il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse nel processo decisionale e per la centralità del corso d’acqua nella pianificazione dell’uso e della tutela del territorio, potrebbe essere fondamentale per un ripristino ed una riqualificazione REALE.
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