Il Sud e la crisi, riorganizzare presto una nuova Europa. L’idea di Ignazio Catauro
Posted by redazione su 31 marzo, 2013
E’ tempo di dare una accelerata a tutta la “questione” che riguarda l’organizzazione dei gruppi politici meridionali. Il Mezzogiorno ha un bisogno smodato di giustizia e di libertà. E non si tratta di parole dette a caso, mai come in questo momento il riscatto del SUD può raggiungersi con una certa facilità. Monta ogni giorno di più la consapevolezza di tutto quello che lo stato italiano ha tolto al popolo italico della Nuova Repubblica del Mediterraneo. Badate che non dico cose troppo lontane dalla coscienza collettiva e dalla percezione di tutti gli italici: sanniti, lucani, apulii, messapi, calabri, siculi, latini, umbri, etruschi. La Repubblica italiana, per capirci quella con capitale Roma, non ha più senso. Oggi gli stati unitari di stampo sette-ottocentesco non hanno più motivo di esistere. L’Unione Europea, si voglia o no, è un processo storico-geografico acquisito; controvoglia devo riconoscere che oramai non si potrà più tornare indietro, per capirci, ai vecchi stani nazionali. E allora cosa si deve fare, e anche in fretta, per salvare gli stessi europei dalla loro naturale imbecillità naturale? Semplicemente fare la cosa che anche un bambino di 10 anni sarebbe in grado di capire: SUPERARE LA VECCHIA EUROPA PREUNITARIA E COSTRUIRNE VELOCEMENTE UNA NUOVA. E poiché è risaputo che gli italiani come popolo, in queste cose sono un “pochetto” più avanti degli altri cugini europei, si potrebbe iniziare appunto dalla riorganizzazione politico-amministrativa dei territori a sud del garigliano, nel contesto più ampio di un territorio peninsulare rivisto e corretto. Parafrasando qualcuno, ma al contrario, “o si fa la nuova Italia o si muore (di fame)”.
IGNAZIO CATAURO
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